Progetti Scuola

EDUCAZIONE ALLE DIFFERENZE E PREVENZIONE DEL BULLISMO A SFONDO OMO/TRANSFOBICO E DELLA VIOLENZA PER ORIENTAMENTO SESSUALE E IDENTITA’ DI GENERE

Finalità e motivazioni dell’intervento:

La finalità del progetto di formazione è quella di fornire competenze culturali a studenti e al corpo docente delle scuole destinatarie per contrastare il fenomeno della violenza e discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere. È nostra convinzione che atteggiamenti violenti che poi confluiscono nel fenomeno vasto ed articolato del bullismo omo/transfobico nascano dalla ignoranza dei temi inerenti la sessualità e l’orientamento sessuo-affettivo. Di conseguenza si intende fornire ai fruitori del progetto i rudimenti di quelle categorie interpretative a partire dai quali poter inquadrare la natura degli orientamenti sessuali e delle identità di genere nel continuum della espressione della sessualità, della affettività e delle identità della persona.

Le linee guida del MIUR (ottobre 2017) “Linee Guida Nazionali” Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione indirizzate alle Istituzioni scolastiche autonome per l’attuazione del comma 16 dell’art.1 della L.107 del 2015 portano all’attuazione del principio della legge che recita: “Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. Al punto 4 le linee guida raccomandano:

“4. Prevenzione di tutte le forme di discriminazione

La parità, così come l’uguaglianza di diritti e doveri, non si oppone alla differenza e alle differenze, ma alla diseguaglianza, alla disparità e alle discriminazioni. Se la discriminazione di genere appare quale elemento strutturale e trasversale ad ogni realtà sociale, occorre tuttavia considerare gli altri fattori di discriminazione quali la disabilità, l’etnia, la religione, le convinzioni personali, l’orientamento sessuale, che possono anche presentarsi in combinazione dando origine alle cosiddette “discriminazioni multiple”.

Descrizione dell’azione:

L’azione proposta si articola in sei moduli didattici organizzati in altrettanti incontri cui saranno invitati a partecipare gli/le studenti ed il corpo docente, oppure solo il corpo docente in iniziative rivolte al medesimo. La eventuale compresenza di docenti e studenti nella attività formativa, contribuisce a creare una situazione di condivisione con cui diffondere la consapevolezza della necessità di conoscenza. I moduli didattici sono denominati in funzione delle loro finalità specifiche:

In questo modulo si intende lavorare sulla formazione del gruppo di lavoro creando le condizioni comunicative e comportamentali finalizzate alla gestione delle successive attività. Avvalendosi di dinamiche di gruppo adeguate al tipo di gruppo che si forma:

  • presentazione delle e dei partecipanti secondo modalità formali e non formali, finalità del progetto.
  • verifica delle aspettative e delle profezie individuali circa il progetto
  • chiarimento e consapevolezza delle finalità del progetto
  • sviluppo del senso di fiducia e collaborazione
  • impostazione delle regole comunicative e comportamentali del gruppo

La finalità di secondo e terzo modulo è informativa e formativa allo stesso tempo. lo scopo è indurre i partecipanti a riflettere sulle varie componenti della identità sessuo-affettiva ed amorosa: CORPO, IDENTITA’ DI GENERE, RUOLO DI GENERE, ESPRESSIONE DI GENERE, ORIENTAMENTO SESSUALE, PRATICHE, EMOZIONI.

Si è scelto di procedere integrando modalità formali e non formali per mettere in atto un processo che a partire dal proprio sé consideri l’altr* come parte integrante della famiglia umana, fonte di arricchimento nella diversità, espressione sempre e comunque di un valore. Si alterneranno modalità di gestione di attività con il gruppo intero, a coppia, a piccoli sottogruppi di discussione e feedback.

Momento cruciale nella esperienza di ogni individuo che sia portatore di una diversità esistenziale, rispetto alla norma algebrica sancita dalla maggioranza, è lo svelamento a sé, alla famiglia, al gruppo dei pari e alla intera società della propria identità. Maggiore è il controllo del gruppo sulla repressione di ogni forma di diversità rispetto alla norma, maggiore sarà la sofferenza individuale in tale processo.

In questo modulo si cercherà di accompagnare gli/le utenti in semplici percorsi di consapevolezza attraverso cui sperimentare le forme dei propri coming out, tenuto conto che ogni individuo è portatore di una manifestazione minoritaria della condotta esistenziale rispetto alla norma e quindi ogni individuo è minoranza rispetto ad una maggioranza. Corollario di tale consapevolizzazione sarà come affrontare il coming out della propria identità sessuo-affettiva, quando differente dalla percezione sociale maggioritaria di normalità, sia come attori della diversità che come amici, parenti, conoscenti di chi la vive.

Definire univocamente l’omotransfobia è operazione fallace e fuorviante poiché trattasi di processo cognitivo e comportamentale che abbraccia processi più ampi di natura sessuofobica, razzista, classista, ecc. Ne consegue che si cercherà di allargare il più possibile la percezione degli/delle utenti a proposito del sentimento di avversione e conflitto rispetto alla omosessualità, bisessualità, transessualità. Rilevanza sarà data agli strumenti sociali (psico pedagogici e legali) per difendersi e difendere da tali manifestazioni coloro che ne sono vittime. Opportuno spazio sarà destinato al riconoscimento linguistico di tutte le forme dispregiative e discriminanti nei confronti dell’orientamento sessuale e della riattribuzione del genere.

Presentazione della rete sociale a tutela delle violenze di genere, per orientamento sessuale e identità di genere (educatori ed educatrici, consultori, centri antiviolenza, sportelli psicologici e legali delle associazioni LGBTI, forze dell’ordine).

Terminata questa parte informativa si tornerà al gruppo per la condivisione finale del feedback e la valutazione anonima del progetto.

Con il patrocinio morale dell'ASSESSORE ALLA FORMAZIONE E AL LAVORO, POLITICHE PER IL LAVORO, DIRITTO ALLO STUDIO, SCUOLA, UNIVERSITÀ, FORMAZIONE PROFESSIONALE

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