Arcigay Bat “Le Mine Vaganti”

La Mozione del Presidente Luciano Lopopolo

“… o si è felici o si è complici”

O si è felici o si è complici. Non vediamo altra condizione per affrontare le sfide del presente. Ci presentiamo alla assemblea delle socie e dei socii del congresso di Arcigay Bat ispirate ed ispirati dal valore totalizzante e profondamente rivoluzionario della felicità. Troppe ancora le ragioni per cui non è possibile essere felici nella nostra società, troppe ancora le ragioni per cui non è possibile essere felici nella nostra terra, nelle nostre città.

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto alla inclusione, ben oltre una buonistica tolleranza o accettazione, la nostra comunità, che per molte e molti di noi è l’unica famiglia possibile, o rimasta, rivendica quello spazio di cittadinanza che, ad oggi viene negato, vilipeso, ridicolizzato e brutalmente violentato dalla omofobia di stato e dalla omolesbotransfobia culturale che sono i mandanti ultimi di chi ancora muore, ancora viene ucciso/a, ancora resta ai margini, non ha accesso al mondo del lavoro, viene bullizzato a scuola al lavoro, per strada, in famiglia, nei luoghi di aggregazione, nella sordida e colpevole indifferenza di molti, di tropp*.

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto ad esercitare un ruolo critico nella società, a partire dalla ricchezza di chi vivendo ai margini del sistema culturale della maggioranza, ne ha colto la schizofrenia intrinseca, i biechi ricatti e le profonde tristezze. Chiediamo di esercitare il ruolo di critica sociale, politica, culturale perché riteniamo di poter arricchire il punto di vista di quanti ancora vivono entro gli schemi di prassi discriminanti, violente, marginalizzanti, con la convinzione profonda e profondamente etica di liberare innanzitutto loro dalle catene degli stereotipi culturali o ideologici con cui ancora ci perseguitano.

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto alla sicurezza. Chiediamo di poter girare libere e liberi nelle nostre città, di poter gioire della bellezza dei nostri affetti alla luce del sole senza dover contare ogni mese gli episodi di ragazze e ragazzi, uomini e donne aggredit*, ridicolizzat*, allontanat* da case e famiglie perché colpevoli di “amare”…, se non fosse chiaro noi non solo lo chiediamo, noi faremo di tutto per averlo!!! Non siamo più dispost* a tollerare chi nasconde dietro il diritto di opinione l’offesa. Una offesa  che, ancora, resta impunita in assenza di precisi strumenti giuridici. I nostri servizi, volontari e gratuiti come lo sportello legale non faranno sconto alcuno a chi ancora nasconde la propria violenta e grottesca ignoranza dietro il diritto di opinione.

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto alla partecipazione. Partecipazione a tutti i processi decisionali civili e politico amministrativi che riguardino le nostre vite e quelle delle nostre famiglie. Partecipazione ai processi educativi non solo nelle scuole ma in tutti i contesti, istituzionali e non, del long life learning in cui vogliamo chiediamo e lotteremo perché sia inclusa l’educazione affettiva e sentimentale, l’educazione alle differenze di genere, di orientamento sessuale ed identità di genere, l’educazione ai temi della salute, del benessere e della felicità sessuale, una educazione libera, laica, ispirata ai valori di autodeterminazione amore libertà. 

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto a sentire e condividere tutte le cause sociali, politiche morali di chi è vittima di ingiustizia sociale,  economica o politica. Come la causa di lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, della comunità migrante. La nostra comunità conosce bene il peso della discriminazione e della assenza di diritto o di palese ingiustizia. La concessione di alcuni e parziali diritti non appaga in noi il desiderio di uguaglianza e libertà che ci anima. Noi vogliamo tutto, noi vogliamo tutto per tutte e tutti.

La comunità lesbica, gay, bisessuale, transessuale, transgender, intersessuale rivendica il diritto di costruire una cultura della inclusione e della valorizzazione delle differenze anche attraverso le arti ed il linguaggio. Chiediamo di superare le barriere culturali e mentali di sessismo, macismo, eteronormatività, binarismo di genere.

I nostri valori di libertà, autodeterminazione, inclusione, felicità ed amore non sono negoziabili. Questo sia chiaro alle Istituzioni che con noi vorranno avere un rapporto autentico, leale ed arricchente nella reciprocità. Il nostro grido, che non è più di dolore, ma di liberazione non scenderà a patti con chi non veda  e non senta con noi la irrinunciabilità delle nostre istanze non solo per noi ma per tutte e tutti nella condizione umana.

Non saremo complici del ricatto, non saremo complici dei silenzi, non saremo complici delle omissioni, non saremo complici degli “accomodamenti”, non saremo complici delle ingiustizie, non saremo complici della illegalità, non saremo complici della violenza né della ignoranza e del dolore che ne deriva. Non saremo complici semplicemente perché abbiamo deciso di essere felici.

Video

Servizio di News24.City

Servizio di TeleSveva

Il Direttivo di Arcigay Bat "Le Mine Vaganti"

LUCIANO LOPOPOLO

Presidente del Comitato Territoriale Arcigay Barletta-Andria-Trani

GIANLUCA CARUOLO

Vicepresidente, Responsabile Formazione e Addetto Stampa

MICHELE PIO ANTOLINI

Tesoriere e Responsabile Attività Ludico-Ricreative

PAOLA FRANCO

Responsabile Sportello Accoglienza e Responsabile Scuole

RICCARDO CANNONE

Responsabile Attività Artistiche e Culturali

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